A questo link il libro consultabile con tutti i sistemi di lettura ebook:
SEZIONE GRATUITA SU: Presentazione Dr.Riccardo Ceccarelli, Prefazione dell’Autore e Introduzione di Eros di Prima
https://www.smashwords.com/books/view/425265

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SEZIONE GRATUITA SU: Presentazione Dr.Riccardo Ceccarelli, Prefazione dell’Autore e Introduzione di Eros di Prima
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Presentazione del libro ‘Innovazione a tutto gas!’ al programma televisivo ‘Griglia di Partenza’ (Telenova e network affiliati in diretta, inclusa la rete Sky) condotto da Franco Bobbiese. Fra i presenti Giacomo Agostini, Arturo Merzario, il Dr.Costa, Pino Allievi, Gianfranco Palazzoli e in collegamento telefonico Flavio Briatore.
L’INNOVAZIONE GESTIONALE che rese la Ford GT40 vincente a Le Mans nel 1966… il compianto Shelby cambiò le regole nelle modalità di gestione e sviluppo del progetto e i risultati arrivarono… se ne parla su RUOTECLASSICHE di Marzo e il libro approfondisce il contesto…
Ron Dennis quest’anno ha preso nuovamente controllo delle operazioni Formula 1 per portare di nuovo in alto il brand McLaren nella massima formula.
Il McLaren Group ha bilanci solidi anche grazie al successo delle fuoriserie stradali e di altre attività che riguardano l’alta tecnologia. Dennis si è costruito una reputazione (nel bene e nel male) per la sua capacità di ‘pensiero laterale’ che lo ha sempre portato a generare SOLUZIONI INNOVATIVE e inattese. La tecnologia rivoluzionaria con il quale il progetto McLaren MP4/1 è nato ad inizio anni ’80 e il riuscire Niki Lauda a mettersi di nuovo in gioco e divenire campione del mondo nel 1984, sono frutto di tutto questo. Il libro va alla radice di questo ‘pensiero laterale’ che genera innovazione… un metodo che può indubbiamente essere replicato…
Lo scorso 21 Febbraio in Assindustria a Lucca abbiamo iniziato ad approfondire temi dell’innovazione applicata utilizzando alcuni aneddoti ed estratti di concetti e pratiche dal libro.
Le slides del workshop sono disponibili al link sotto indicato e sono a disposizione per approfondire il tutto nel contesto specifico della vostra azienda. INNOVIAMO A TUTTO GAS PER USCIRE DALLA CRISI!
https://drive.google.com/file/d/0BwgomH88KyvqS0ZfNkxBRHZVNGc/edit?usp=sharing
Nel febbraio 1935 la Auto Union (attuale Audi) con Hans Stuck sulla Firenze Mare all’altezza di Lucca siglò con questa Type B (per l’occasione ribattezzata ‘Lucca’) il record di velocità sul miglio lanciato a 320 km/h, nel giugno 1935 Tazio Nuvolari, lungo lo stesso tratto, battè il record con l’Alfa Romeo Bimotore a 323 km/h .
L’aerodinamica dell’Alfa non era esasperata come quella della Auto Union (16 cilindri, 4950 cc, 375 CV) ma la potenza del Bimotore era parecchio superiore e la maestria del grande Tazio a domare quel mostro non era da meno! di (2 motori: 8 cilindri, 3165 cc, 270 CV ciascuno)
Il 21 febbraio presenteremo il libro in Assindustria Lucca anche per ricordare queste meraviglie dell’INNOVAZIONE di un tempo. A questo link un approfondimento sul seminario e le modalità di iscrizione gratuita http://www.formetica.it/corso.php?course_id=822&funded=1 Vi aspettiamo!
1967 GP d’Olanda. Primo Graham Hill, secondo Jim Clark; pole position di Jim Clark; tutti su Lotus 49 costruita attorno all’INNOVATIVO motore Ford Cosworth DFV (Double Four Valve) 3000cc 8V al suo debutto.
Grazie a progressive evoluzioni quel motore vinse vari campionati del mondo e restò presente a livelli competitivi in Formula 1 per oltre trenta anni. Il tutto si basava su criteri innovativi sviluppati dall’intensa COLLABORAZIONE E FORTE SENSO DI FIDUCIA tra i motoristi Costin e Duckworth e il senso tecnico e commerciale del fondatore della Lotus, Colin Chapman. Spesso l’innovazione è generata dalla progettualità determinata e focalizzata che nasce da rapporti personali che integrano competenze e ambizioni… Il libro approfondisce…
INNOVARE vuol dire “avere l’apertura mentale e l’umiltà di chiedere aiuto ad aziende che apparentemente sono di livello molto inferiore rispetto alle complessità gestionali e tecnologiche che caratterizzano la nostra realtà’ “.
Il libro approfondisce questo concetto facendo riferimento all’introduzione di tecnologie per l’alleggerimento di scocca e carrozzeria che furono ‘concettualmente importate’ dall’Inghilterra dal pilota John Surtees e implementate dall’Ingegner Forghieri sulla Ferrari P2 utilizzando l’esperienza dei costruttori di giostre a Spilamberto.
La Ferrari, grazie alle ‘giostre’, compì un importante passo tecnologico che la lanciò verso l’era moderna delle corse in cui aerodinamica e leggerezza avrebbero acquisito una sempre più importante importanza rispetto al motore.
Sul tema INNOVAZIONE ci sono varie lezioni da trarre da tutto questo e il libro da suggerimenti concreti per farlo.
RALLY DI MONTECARLO. 1984, 52ma edizione. Rohrl vince con la AUDI QUATTRO A2. Il progetto Audi Quattro nacque nel 1981 come precisa azione di marketing.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA (utilizzando know-how già presente in azienda) proiettata nel mondo del campionato mondiale di rally come concreta scommessa sul branding; branding che da quegli anni si é affermato proprio per i contenuti tecnologici e l’innovazione legata ad alte prestazioni e sicurezza. Molto interessante l’origine pratica di questa innovazione e di conseguenza anche di questa spinta al branding; il libro approfondisce…
Anteprima di una nuova e ancora inedita sezione del libro in merito all’INNOVATIVO METODO DI LAVORO DI AYRTON SENNA:
“Ha affermato il progettista Bernard Dudot (progettista dei vincenti motori Formula 1 Turbo Renault negli anni ’80 e ’90 – ndr) ‘Ayrton era molto interessato al motore. Fin dall’inizio della cooperazione con noi, trascorse molto tempo con me e l’ingegnere di sviluppo Bruno Maudit, imparando in dettaglio come funzionava: quali erano i parametri che ne gestivano le temperature di funzione, i parametri di combustione i livelli di pressione del turbo, ma non solo, anche il modo in cui questi parametri si integravano e interagivano l’uno con l’altro. Queste erano molte informazioni e dati da apprendere ma lui lo fece. Aveva intuizioni in merito ai dati anche molto complessi, avendo anche la capacità di comunicare bene con gli ingegneri. In pratica si coinvolse in tutto e per tutto con gli aspetti di sviluppo e messa a punto del motore che divenne di fatto come suo. Per noi tutto questo aveva dell’incredibile ed era estremamente produttivo. Quello che ci porto’ fu un metodo per miglioramenti costruttivi da essere fatti sul motore’. Ecco il metodo di lavoro innovativo che andava ben oltre il suo ‘talento naturale’ coltivandolo e rafforzandolo.”