INNOVARE in tempi di risorse scarse… molto da imparare da Colin Chapman (fondatore della Lotus)

LOTUS (quella vera), dalla sua storia sinonimo di velocità e innovazione vissuta in modo estremo, COLIN CHAPMAN ne è stato fondatore e un motore PROPULSORE ALL’INNOVARE CON UNO STILE OPERATIVO TUTTO SUO dal quale si può apprendere molto soprattuto con i tempi che corrono… 

Ronnie Peterson durante uno dei suoi leggendari 'controsterzi a tavoletta' con la Lotus 72
Ronnie Peterson durante uno dei suoi leggendari ‘controsterzi a tavoletta’ con la Lotus 72


Tratto da una sezione del libro intitolata “Colin Chapman: non poter fare a meno di osare nell’innovare; pensare per concetti”: “Molte delle idee che Chapman sviluppò nacquero direttamente da osservazioni fatte sui campi di gara. Scrive Peter Ross, uno storico della Lotus: “Quello che distinse Colin da tutti gli altri designer di macchine da competizione del suo tempo, fu il suo approccio molto pratico. Questo in parte era dettato dalla quasi totale mancanza di capitali da investire. Nel mentre che gli altri potevano iniziare a progettare da una pagina bianca, il primo pensiero di Colin era: ‘Quale componente già esistente possiamo usare o quale componente già esistente possiamo adattare alle necessità che abbiamo?’ (…) Colin riusciva, con il suo stile ricco di entusiasmo, a persuadere aziende importanti come Hardy-Spicer a inviargli i disegni dimensionali di praticamente tutti i componenti che stavano producendo per l’industria automobilistica inglese. Nella maggior parte dei casi i componenti derivati potevano essere usati senza nessun cambiamento e magari con cambiamenti molto superficiali. (…) Invece di utilizzare spazio, che non aveva, e utilizzare personale, lui decise di trovare modo di fare tutto da solo sviluppando rapporti di collaborazione con piccole aziende di ingegneria che riuscivano a generare dai disegni praticamente tutto.” (…)

INNOVAZIONE: le curve sono le risorse!

“Le curve sono le mie risorse” – Tazio Nuvolari

In azione il suo ‘erede di stile’: Gilles Villeneuve… entrambi facevano delle curve i loro punti di forza per guadagnare competitività sugli altri.

Gilles Villeneuve - Ferrari 312 T4 - 1979 (sarà secondo nel mondiale dopo aver dato spazio di vittoria al compagno di squadra, Jody Scheckter)
Gilles Villeneuve – Ferrari 312 T4 – 1979 (sarà secondo nel mondiale dopo aver dato lealmente spazio di vittoria al compagno di squadra, Jody Scheckter)

E’ tutta una questione di prospettiva:

le curve della vita (le difficoltà, gli imprevisti, le situazioni caotiche) possono impaurirci e ‘farci alzare il piede’ e competitività o le possiamo percepire come opportunità per distinguerci rispetto agli altri.

Quali strade vogliamo prendere: quelle rettilinee che uniformano tutto o tutti? o quelle con la giusta dose di curve che permettono di esprimerci, INNOVANDO scoprendo, affinando e utilizzando il nostro talento?

Ma soprattutto: possiamo permetterci di evitare le curve? é possibile evitarle?