Gilles Villeneuve: ‘innovare nell’essere pilota’ …

Gilles Villeneuve, un segno indelebile dell’ ‘innovare dell’essere’, ‘innovare dell’essere pilota’: un essere spietato in pista, ma sempre leale verso l’avversario… c’è molto su cui riflettere e imparare in pista e ‘fuori pista’ soprattutto nei contesti economici e sociali d’oggi (oltre che quelli sportivi).

Gilles gestisce la disastrosa Ferrari 126 C in controsterzo (GP Argentina 1981)
Gilles gestisce in uno dei suoi funambolismi la disastrosa Ferrari 126  C (GP Argentina 1981)

 

Ne approfondiamo e riflettiamo in una sezione del libro…

Innovare divertendosi! Difficile? Non impossibile !

Il team di Formula 1 Hesketh Racing seppe creare un’atmosfera in cui talenti come quello di James Hunt ( sentiremo parlare parecchio di questo inimitabile pilota e personaggio grazie al film “Rush” che uscirà a Settembrehttp://www.youtube.com/watch?v=YtWu2W6UDEc ) facendo leva su un’innovazione gestionale molto semplice ma altrettanto difficile quando si mira al successo competitivo: divertirsi!…

Lord Hesketh & James Hunt
Lord Hesketh & James Hunt

Nel libro approfondiamo questa fantastica storia ricca di passione per il Motorsport allo stato puro!…

Proiettati nel futuro: far leva sulle radici vere…

… l’altra faccia della cover del libro… quella ultramoderna e proiettata nel futuro… con il nuovo progetto LMP1 la Porsche tornerà a Le Mans come team ufficiale nel 2014. Il prototipo é un concentrato di tecnologia innovativa… il pilota di punta sarà Mark Webber. Webber é ben felice di sbattere la porta in faccia al mondo ingessato e politicizzato della F1. Questo tipo di gare che, tutt’oggi, sono molto più vicine alle radici ‘Motorsport vero’ e che rappresentano le radici della storia competitiva Porsche… nel libro si parla anche di questi concetti. Si innova proiettandosi nel futuro facendo leva sulla consapevolezza delle radici di un progetto…

La Porsche di nuovo a Le Mans nel 2014 con questa LMP1
La Porsche di nuovo a Le Mans nel 2014 con questa LMP1

Le Mans 1966. Innovare dal caos…

Le Mans, 1966, una storica vittoria frutto di anni di lavoro per la Ford. La leggendaria GT40 ha la meglio sulla Ferrari P3 con un trionfo in parata. Una grande sfida di innovazione tecnica e organizzativa che emerge dal caos e si alimentata da una rivincita personale; a volte però certe spinte estreme portano a conseguenze estreme…

Le Mans 1966 trionfo in parata per la Ford GT40
Le Mans 1966 trionfo in parata per la Ford GT40

L’innovativa e misteriosa auto da corsa d’epoca sulla cover del libro…

La misteriosa auto storica da corsa sulla cover del libro

(http://www.riccardopaterni.it/innovazione-a-tutto-gas/ )

… ne parla il nostro esperto di auto storiche Stefano Bortoletto:

“…l’immagine dell’auto d’epoca che avete scelto è di un modello molto particolare e altamente innovativo. La storia è poco conosciuta, così come l’auto, rimasta solo alla stadio di prototipo e costruita quindi in esemplare unico. Si tratta di una Itala tipo 11, vettura da corsa del 1925, progettata e costruita dall’ing. Giulio Cesare Cappa. Motore 12 cilindri a V, 1050cc (compressore Roots 60CV 7000giri) e trazione anteriore ! Infatti, se ben osserviamo, si scorge il semiasse fra i due bracci della sospensione. Per sua fortuna l’esemplare e sopravvissuto e si trova al Museo dell’Automobile di Torino.”

Itala 11 (1925)
Itala 11 (1925)

Quindi, di per se, un esemplare unico nel suo genere se non altro per la concentrazione di innovazioni di quel periodo su un unico progetto!

INNOVARE ‘riconvertendo l’ingegno’

Mi piace leggere o vedere interviste all’imprenditore Brunello Cucinelli perché trasmette sempre un senso di positiva concretezza.

Brunello Cucinelli
Brunello Cucinelli

La concretezza viene spontanea dalle sue umili origini di agricoltore e artigiano; la positività viene dall’abbracciare tutto il globo come opportunità di crescita e miglioramento non solo economico ma soprattutto sociale. Ogni volta che lui é coinvolto in ragionamenti riguardanti la crisi lui mostra sempre una prospettiva diversa e illuminante (per chi vuole uscire da un vittimismo cronico) sulla situazione.

Oggi (14 luglio) La Stampa ha pubblicato una sua intervista in cui alcuni di questi concetti emergono con forza: “… un’azienda supera la crisi se ha la capacità di reinventarsi con prodotti che abbiano un contenuto di artigianalità e qualità sempre più alto. Cha abbiano creatività, che sappiano trasmettere il life-style italiano. Così si difende il lavoro, per aziende con queste caratteristiche vedo un futuro radioso.” Un suo punto di vista é ancora più marcato “… se capiamo che la burocrazia siamo noi, che dobbiamo smetterla di addebitare sempre colpe agli altri e collaborare con le istituzioni. Dobbiamo fare un salto culturale, ce lo impone una crisi che non é solo economica, ma di civiltà.”

A sua parere é dunque un senso di contesto culturale e di mentalità, sociale ancor prima che imprenditoriale, che limita a dare il meglio delle nostre potenzialità. Potenzialità che sono legate a tradizioni di eccellenza e qualità che fanno parte del nostro DNA imprenditoriale. Ad esempio, “ l’ingegno “ ha sempre fatto parte di questo DNA in senso imprenditoriale: la capacità di fare di più con le limitate risorse a disposizione. Cucinelli ha uno slogan in merito “Serve una riconversione dell’ingegno” ‘.

Aggiungo io: una riconversione volta a valorizzare quanto di bello, costruttivo, positivo, e con sostanzioso contenuti di know-how (sviluppati nel tempo) abbiamo; rapportando il tutto con efficacia alla realtà attuale e futura. Una realtà che possiamo criticare, possiamo considerarla la maggiore fonte delle nostre frustrazioni, ma questo certamente non serve a migliorare la situazione che percepiamo.

‘Riconvertire l’ingegno’ vuol dire innovare con successo partendo dalla consapevolezza di quanto già abbiamo e sapendolo utilizzare, riorganizzare, percepire e offrire da nuovi punti di vista; punti di vista che ne valorizzino e ne sviluppino i contenuti nei confronti del mercato.

Il libro “Innovazione a tutto gas! Da cento anni di Motorsport il carburante all’innovazione in azienda”, con le sue distinzioni e integrazioni fra ‘innovazione sul campo‘ e ‘innovazione a tavolino’, offre spunti pratici per ‘riconvertire l’ingegno‘ rispetto alle opportunità del presente e del futuro.

Il piu’ grande pilota che non avete mai visto

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Recensione del 25/1/2009

Ho notato di recente questo libro (pubblicato in Inghilterra pochi mesi fa) allo Shopping F1 durante uno dei miei frequenti ‘pellegrinaggi’ a Maranello. L’intensita’ della foto di copertina e il titolo (un gioco di parole attorno al cognome di Tommy Byrne che in italiano suonerebbe piu’ o meno cosi’ “Incidentato e Byrnezzato. Il piu’ grande pilota che non avete mai visto”) mi hanno fatto pensare che questo sarebbe stata una lettura veramente interessante ricca di curve, accelerazioni e frenate ma soprattutto di una forte schietta carica umana. Non mi sono sbagliato. Leggi tutto “Il piu’ grande pilota che non avete mai visto”

Sviluppo del potenziale umano

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La forza della diversità culturale per conoscersi veramente ed esprimere il meglio di noi stessi.

Lucca è una piccola città ricca di storia racchiusa come una ‘bomboniera’ fra le mura medievali che la caratterizzano. Una ‘bomboniera’ meta ormai ambita da turisti di tutto il mondo che la visitano incantati per pochi giorni, a volte poche ore. La città dove sono nato, le cui imponenti mura finiscono spesso per influenzare anche il modo di pensare di noi lucchesi: tipicamente amiamo abitudini e certezze legate ad un pragmatico ed efficace gioco difensivo di fronte alle complessità della vita; del resto la storia stessa della città è testimonianza di tutto questo. Leggi tutto “Sviluppo del potenziale umano”

Per uscire dalla crisi

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Un punto di vista per uscire dalla crisi: fare tesoro delle nostre tradizioni a patto che…

Mettersi in gioco è il titolo dell’ultimo libro di Carlo de Benedetti giunto a fine ottobre 2012 in libreria. De Benedetti approfondisce una visione basata su quella che definisce ‘una missione nuova’ capace di mettere alle spalle il passato e proiettarsi nel futuro facendo concretamente leva sul presente.

Scrive di un nuovo modello produttivo sostenuto concretamente da una politica industriale italiana ed europea. Il fulcro di questo modello è l’innovazione: innovare nell’organizzare le aziende, nelle tecnologie, nei prodotti e servizi; il tutto alimentato da una cultura aziendale che veda nell’innovazione un punto di riferimento imprescindibile. Fa diversi riferimenti storici e contestuali agli aspetti culturali, a come la cultura (pensieri, azioni stimolate dal contesto in cui si vive e si lavora) abbia un impatto molto forte sulla progettualità e sull’innovazione stessa. Leggi tutto “Per uscire dalla crisi”