INNOVARE ‘riconvertendo l’ingegno’

Mi piace leggere o vedere interviste all’imprenditore Brunello Cucinelli perché trasmette sempre un senso di positiva concretezza.

Brunello Cucinelli
Brunello Cucinelli

La concretezza viene spontanea dalle sue umili origini di agricoltore e artigiano; la positività viene dall’abbracciare tutto il globo come opportunità di crescita e miglioramento non solo economico ma soprattutto sociale. Ogni volta che lui é coinvolto in ragionamenti riguardanti la crisi lui mostra sempre una prospettiva diversa e illuminante (per chi vuole uscire da un vittimismo cronico) sulla situazione.

Oggi (14 luglio) La Stampa ha pubblicato una sua intervista in cui alcuni di questi concetti emergono con forza: “… un’azienda supera la crisi se ha la capacità di reinventarsi con prodotti che abbiano un contenuto di artigianalità e qualità sempre più alto. Cha abbiano creatività, che sappiano trasmettere il life-style italiano. Così si difende il lavoro, per aziende con queste caratteristiche vedo un futuro radioso.” Un suo punto di vista é ancora più marcato “… se capiamo che la burocrazia siamo noi, che dobbiamo smetterla di addebitare sempre colpe agli altri e collaborare con le istituzioni. Dobbiamo fare un salto culturale, ce lo impone una crisi che non é solo economica, ma di civiltà.”

A sua parere é dunque un senso di contesto culturale e di mentalità, sociale ancor prima che imprenditoriale, che limita a dare il meglio delle nostre potenzialità. Potenzialità che sono legate a tradizioni di eccellenza e qualità che fanno parte del nostro DNA imprenditoriale. Ad esempio, “ l’ingegno “ ha sempre fatto parte di questo DNA in senso imprenditoriale: la capacità di fare di più con le limitate risorse a disposizione. Cucinelli ha uno slogan in merito “Serve una riconversione dell’ingegno” ‘.

Aggiungo io: una riconversione volta a valorizzare quanto di bello, costruttivo, positivo, e con sostanzioso contenuti di know-how (sviluppati nel tempo) abbiamo; rapportando il tutto con efficacia alla realtà attuale e futura. Una realtà che possiamo criticare, possiamo considerarla la maggiore fonte delle nostre frustrazioni, ma questo certamente non serve a migliorare la situazione che percepiamo.

‘Riconvertire l’ingegno’ vuol dire innovare con successo partendo dalla consapevolezza di quanto già abbiamo e sapendolo utilizzare, riorganizzare, percepire e offrire da nuovi punti di vista; punti di vista che ne valorizzino e ne sviluppino i contenuti nei confronti del mercato.

Il libro “Innovazione a tutto gas! Da cento anni di Motorsport il carburante all’innovazione in azienda”, con le sue distinzioni e integrazioni fra ‘innovazione sul campo‘ e ‘innovazione a tavolino’, offre spunti pratici per ‘riconvertire l’ingegno‘ rispetto alle opportunità del presente e del futuro.