Seminario “Internazionalizzare per Crescere” presso Assindustria Lucca

Assieme al collega Andrea Morici (anche lui autore e blogger Lifeplan) abbiamo curato questo seminario presso Assindustria Lucca il 16 di settembre. E’ stato molto interessante confrontarci con aziende piccole e medie che stanno introducendosi, o già si sono introdotte, sul mercato globale e approfondire non solo i tipici aspetti riguardanti lo sviluppo strategico e pratico di questi progetti ma anche tutto ciò che riguarda le dinamiche di leadership, comunicazione e lavoro in gruppo che sono alla base di queste importanti scelte aziendali. Scelte che oggi rappresentano sempre più un percorso obbligato non solo per la crescita ma anche per la sopravvivenza di molte realtà organizzative.

Assieme ad Andrea Morici introduco il seminario che si è tenuto presso la Sala Puccini di Assindustria Lucca
Assieme ad Andrea Morici introduco il seminario che si è tenuto presso la Sala Puccini di Assindustria Lucca

In particolare abbiamo evidenziato come le dinamiche di innovazione (collegate anche all’approccio pragmatico, e raggiungibile da molte aziende PMI, evidenziato nel libro “Innovazione a tutto gas!” innovazioneatuttogas.it ) e di cambiamento rappresentino strumenti chiave a qualsiasi progetto di internazionalizzazione. Assieme ad Andrea faremo altri seminari su queste tematiche in altre zone d’Italia. Cambiamento, innovazione per internazionalizzazione!

“Go ahead, make my day!” Do we have the courage to express our best, Clint Eastwood style? ;)

Somehow I always find myself ‘sleepwalking’ into bookstores; no matter what part of the globe I am there is some sort of unique magnet in me regarding bookstores. Even if I mostly read books off the Kindle App on my iPad, I still enjoy walking to the cash counter with an actual paper book that somehow stuck to my hands. This time around I was in Orlando – Florida and the book was “American Rebel. The Life of Clint Eastwood” by Marc Eliot.

“Go ahead, make my day!” is the famous quote by Eastwood’ Inspector Harry Callahan, a rough and very direct character. Eastwood has made his day by showing the courage to go well beyond the profession of actor, a profession he was able to carve for himself after a struggling start from the scratch. 

Clint Eastwood: actor, producer, movie director
Clint Eastwood: actor, producer, movie director … everything at the very top!

I have always been fascinated by his somewhat mysterious versatility comprised in his stare. I always thought that there was more to him that a way Sergio Leone (whom directed him in the legendary ‘spaghetti western’) described his acting: “He has two acting expressions: one with the hat, the other one without the hat”. 

He started his career from nothing (and with nothing) as a C level movie actor; he had the good looks and he was in the right place within the right geographical networks: Hollywood and Los Angeles. After a few years he got a role within a popular cowboy US TV series: “Rawhide”. The series got notoriety in several countries outside of the US; in Japan TV viewers got fascinated by it and Clint begun to experience what being an international movie star meant. Years ahead he would become more and more used to it becoming, during the ‘70s, the number one movie star in the world making himself and many people in Hollywood rich in the process.

Eastwood versatility has been shown by the many roles he has played through his career but mostly through the fact that he, very early in his career (during filming of the “Rawhide” series), got himself involved in the overall movie making process: from selecting the script, to contributing to its screenplay development, to learning all that there was to learn ‘behind the scenes’ (often sticking around with backstage workers to ‘learn the trade’ while other actor colleagues already had taken off a headed towards more relaxing times).   

Eventually this lead to four Oscars: two for best movie (‘Unforgiven’ – 1992 and ‘Million Dollar Baby’ – 2004) and two for best director (still ‘Unforgiven’ and ‘Million Dollar Baby’). He never got the best actor award but his lead-role in ‘Gran Torino’ – 2008 (once again a movie made by Clint involving also his very own production company – Malpaso) was unanimously deserving one (expect for the Oscars inner circle…).

This has got me thinking about how many of us have the courage ‘to go for it’, telling to reality “Go ahead, make my day!”  not in arrogant aggressive way, just in humble and determined one; focusing on continuos learning and maintaining a vision for self-growth and progress no matter what. Our challenging times increasingly demand for this kind of attitude and mindset. “Let’s go ahead! Let’s make our day!”.

 

La capacità di adattarsi è più importante del talento?

Prima di tutto definiamo il talento. Cosa non facile, che induce a confusioni di vario tipo e che è radicata in una considerazione diretta: il talento è consiste nella capacità di eccellere in una attività in modo naturale e ottenere, con esperienza e pratica, dei progressivi e marcati miglioramenti nella stessa. Tutti noi abbiamo un talento, magari nascosto perché non ci siamo mai esposti a ricercare un’attività in cui eccelliamo veramente (e già questa affermazione apre un tema a se stante).

Charles Darwin e una sua celebre riflessione sullo spirito di adattabilità al cambiamento...
Charles Darwin e una sua celebre riflessione sullo spirito di adattabilità al cambiamento…

Un recente articolo pubblicato sull’importante rivista digitale Business Insider, dal titolo “Adaptability is more important than talent” http://www.businessinsider.com/adaptability-is-more-important-than-talent-2014-4 Propone espressamente l’adattabilità come fattore che, nei contesti complessi e caotici di oggi, più rilevante rispetto al talento. In altre parole la capacità di gestire la realtà in modo aperto, positivo e flessibile acquisisce un’importanza maggiore delle capacità di eccellere in compiti specifici. Questo anche perché il talento è un fattore che può essere individuato e sicuramente sviluppato proprio con l’adattabilità. Questo riconduce a Darwiniane teorie riproposte in un contesto moderno. Parliamone…

Il progredire nasce dall’accogliere l’incertezza… utilizzarla per crescere!

Alla luce di vari sviluppi economici, sociali e politici attuali si corre il rischio di sentirci sopraffatti da una sensazione diffusa di caos e cambiamento (troppo spesso percepito solo nella sua connotazione negativa). Il termine incertezza riassume bene il tutto e il rapportarsi in modo costruttivo con l’incertezza rappresenta un aspetto centrale al vivere con maggiore energia, concentrazione e costruttiva consapevolezza sia il quotidiano che la nostra proiezione verso il futuro. Dieci anni fa, grazie alla Guerini & Associati, ho curato e presentato l’edizione italiana di un libro scritto da un professore americano che approfondiva in modo diretto e pratico il tema. Mi trovo spesso a lavorare su queste dinamiche con persone e aziende e qua sotto propongo nuovamente la mia presentazione al libro.
Parliamone…

Il Modello del Progresso
Il Modello del Progresso

Accogliere l’Incertezza (*). Che cosa significa? L’incertezza ha sempre fatto Leggi tutto “Il progredire nasce dall’accogliere l’incertezza… utilizzarla per crescere!”

La sostanza del ‘pensiero laterale’ per vincere nel cambiare

Ron Dennis quest’anno ha preso nuovamente controllo delle operazioni Formula 1 per portare di nuovo in alto il brand McLaren nella massima formula.

Niki Lauda  McLaren MP4/2 campione del mondo 1984
Niki Lauda McLaren MP4/2 campione del mondo 1984

Il McLaren Group ha bilanci solidi anche grazie al successo delle fuoriserie stradali e di altre attività che riguardano l’alta tecnologia. Dennis si è costruito una reputazione (nel bene e nel male) per la sua capacità di ‘pensiero laterale’ che lo ha sempre portato a generare SOLUZIONI INNOVATIVE e inattese. La tecnologia rivoluzionaria con il quale il progetto McLaren MP4/1 è nato ad inizio anni ’80 e il riuscire Niki Lauda a mettersi di nuovo in gioco e divenire campione del mondo nel 1984, sono frutto di tutto questo. Il libro va alla radice di questo ‘pensiero laterale’ che genera innovazione… un metodo che può indubbiamente essere replicato…

I buoni propositi per il 2014… Un ottimo proposito dal passato, sempre attivo!!!

Mi piace inserire nel blog un articolo che ho scritto quasi 10 anni fa per la rivista Persone&Conoscenze (numero di Settembre 2004) perché mi ha dato una nuova spinta per confrontarmi con il nuovo anno e ancora una volta mi fa rendere conto che certe fondamenta su cui costruire non le sgretola mai niente e nessuno, anzi si fanno sempre più forti con Leggi tutto “I buoni propositi per il 2014… Un ottimo proposito dal passato, sempre attivo!!!”

Perché CAMBIARE e INNOVARE ORA?…

Mario Andretti ha le idee chiare:

Mario Andretti, Campione del Mondo F1 nel 1978 e vincente in tutte le categorie di automobilismo a cui ha partecipato

Mario Andretti, Campione del Mondo F1 nel 1978 e vincente in tutte le varie categorie di automobilismo a cui ha partecipato negli USA e in Europa

“Se aspetti tutto quello che succede é che invecchi!”

 

Perché CAMBIARE e INNOVARE ORA?…

Mario Andretti ha le idee chiare:

Mario Andretti, Campione del Mondo F1 nel 1978 e vincente in tutte le categorie di automobilismo a cui ha partecipato
Mario Andretti, Campione del Mondo F1 nel 1978 e vincente in tutte le varie categorie di automobilismo a cui ha partecipato negli USA e in Europa

“Se aspetti tutto quello che succede é che invecchi!”