“Go ahead, make my day!” Do we have the courage to express our best, Clint Eastwood style? ;)

Somehow I always find myself ‘sleepwalking’ into bookstores; no matter what part of the globe I am there is some sort of unique magnet in me regarding bookstores. Even if I mostly read books off the Kindle App on my iPad, I still enjoy walking to the cash counter with an actual paper book that somehow stuck to my hands. This time around I was in Orlando – Florida and the book was “American Rebel. The Life of Clint Eastwood” by Marc Eliot.

“Go ahead, make my day!” is the famous quote by Eastwood’ Inspector Harry Callahan, a rough and very direct character. Eastwood has made his day by showing the courage to go well beyond the profession of actor, a profession he was able to carve for himself after a struggling start from the scratch. 

Clint Eastwood: actor, producer, movie director
Clint Eastwood: actor, producer, movie director … everything at the very top!

I have always been fascinated by his somewhat mysterious versatility comprised in his stare. I always thought that there was more to him that a way Sergio Leone (whom directed him in the legendary ‘spaghetti western’) described his acting: “He has two acting expressions: one with the hat, the other one without the hat”. 

He started his career from nothing (and with nothing) as a C level movie actor; he had the good looks and he was in the right place within the right geographical networks: Hollywood and Los Angeles. After a few years he got a role within a popular cowboy US TV series: “Rawhide”. The series got notoriety in several countries outside of the US; in Japan TV viewers got fascinated by it and Clint begun to experience what being an international movie star meant. Years ahead he would become more and more used to it becoming, during the ‘70s, the number one movie star in the world making himself and many people in Hollywood rich in the process.

Eastwood versatility has been shown by the many roles he has played through his career but mostly through the fact that he, very early in his career (during filming of the “Rawhide” series), got himself involved in the overall movie making process: from selecting the script, to contributing to its screenplay development, to learning all that there was to learn ‘behind the scenes’ (often sticking around with backstage workers to ‘learn the trade’ while other actor colleagues already had taken off a headed towards more relaxing times).   

Eventually this lead to four Oscars: two for best movie (‘Unforgiven’ – 1992 and ‘Million Dollar Baby’ – 2004) and two for best director (still ‘Unforgiven’ and ‘Million Dollar Baby’). He never got the best actor award but his lead-role in ‘Gran Torino’ – 2008 (once again a movie made by Clint involving also his very own production company – Malpaso) was unanimously deserving one (expect for the Oscars inner circle…).

This has got me thinking about how many of us have the courage ‘to go for it’, telling to reality “Go ahead, make my day!”  not in arrogant aggressive way, just in humble and determined one; focusing on continuos learning and maintaining a vision for self-growth and progress no matter what. Our challenging times increasingly demand for this kind of attitude and mindset. “Let’s go ahead! Let’s make our day!”.

 

La vera stoffa del campione: volontà e capacità nel rimettersi sempre in gioco. Valentino Rossi, ancora una volta!

Nella crescita personale e professionale di qualsiasi persona a volte ci si può sentire di aver raggiunto un plateau, di essere arrivati al massimo di ciò che possiamo esprimere. Oltre quella soglia si percepisce un senso di stanchezza che deborda in percezioni di appagamento o di sconfitta (a seconda delle esperienze e dei risultati raggiunti).

Di fatto quando analizziamo il comportamento di persone che raggiungono e rinnovano il successo (definito in questo caso come la capacità di raggiungere e mantenere un alto gradi di prestazioni nel proprio campo d’azione) sono almeno tre gli aspetti chiave che emergono: 1) continuo sviluppo di talento e capacità con disciplina e dedizione 2) non lasciare niente al caso 3) avere l’umiltà di rinnovarsi mettendosi periodicamente in discussione.

Valentino Rossi, che ci sia simpatico o meno, ha dimostrato questo anche nella gara più recente della Moto GP in Quatar. Ha battagliato fino all’ultima curva con Marquez che ha 14 anni meno di lui. Lo ha fatto con grinta e scioltezza e ha affermato che non si divertiva così da almeno dieci anni.  Marquez è stato primo sotto la bandiera a scacchi ma Valentino era nella sua scia e, a 35 anni, è stato il vero vincitore morale del GP.

Valentino Rossi sul podio del Moto GP in Quatar
Valentino Rossi sul podio del Moto GP in Quatar

Rossi stesso ha analizzato alcuni ragioni di questa rinascita Leggi tutto “La vera stoffa del campione: volontà e capacità nel rimettersi sempre in gioco. Valentino Rossi, ancora una volta!”

Gestione efficace aziendale; una questione di talenti. Integrarli consapevolmente per crescere…

Sto leggendo un interessantissimo libro che Derek Daly (ex pilota di Formula 1 negli anni ’80) ha scritto sul tema dello sviluppo carriera di pilota professionista. Da parecchio tempo approfondisco e curo professionalmente aspetti di identificazione, cura e sviluppo del talento ed è stato interessantissimo riscontrare, nel concreto, che tutto il contesto di sviluppo e gestione di un pilota rispecchia moderne tecniche di management.

I talenti approfonditi da Derek Daly nel suo libro...
I talenti approfonditi da Derek Daly nel suo libro…

Chi, come me, frequenta il mondo del Motorsport e ha modo di parlarne con imprenditori, manager, tecnici e piloti che ne fanno parte, a volte riscontra Leggi tutto “Gestione efficace aziendale; una questione di talenti. Integrarli consapevolmente per crescere…”

Passione, Progettualità, Immagine: pratiche quotidiane nell’imprenditoria d’oltremare…

Vivendo un’epoca di forti cambiamenti ed essendo spinto per istinto e per lavoro a trovare soluzioni concrete ed originali a problemi organizzativi vecchi e nuovi, apprezzo moltissimo l’opportunità di viaggiare e confrontarmi (soprattutto ascoltando) con i protagonisti (imprenditori, operai, manager, impiegati) di varie realtà aziendali preferibilmente situate in contesti territoriali Leggi tutto “Passione, Progettualità, Immagine: pratiche quotidiane nell’imprenditoria d’oltremare…”

Lo spirito da “Leone” necessario per INNOVARE…

Quando per INNOVARE servono le ‘teste dure’ con tanto cuore!… Nigel Mansell, nel corso della sua lunga e spesso travagliata carriera, ha sempre dimostrato una forte propensione a supportare e mettere alla prova le innovazioni tecnologiche più estreme sulle monoposto che utilizzava.

Nigel Mansell   "Il Leone"
Nigel Mansell “Il Leone”

Due esempi su tutti: la Ferrari 640 (introduce il cambio semiautomatico in gara e vince al primo GP in cui compete – GP del Brasile 1989) e la Williams FW14B (considerato il più consistente concentrato tecnologico su una Formula 1 a partire dalle sofisticatissime e finalmente affidabili sospensioni attive – Nigel domino’ il mondiale 1992 giungendo al tanto agognato titolo di Campione del Mondo). Nell’innovare c’è sempre bisogno di persone che siano disposte a prendersi rischi con testa (spesso testardaggine) e cuore per affermare con risultati concreti la creatività di idee considerate ‘estreme’. Nonostante indubbie idiosincrasie come uomo, Nigel ha sempre dimostrato di essere in pista ‘Il Leone’ anche per tutto questo!… (il libro approfondisce)…

Quando anche dalla F1 si può imparare a crescere come ‘persone vere’…

Il Gran Premio di Singapore, 13ma prova del Mondiale di Formula 1 2013, ha avuto le solite monotonie. Su tutto una cosa mi ha colpito l’atteggiamento di Kimi Raikkonen nei confronti della gara superlativa che ha fatto portandolo dal 13mo a terzo.

Kimi Raikkonen Terzo classificato al GP di Singapore 2013
Kimi Raikkonen Terzo classificato al GP di Singapore 2013

In pratica Kimi (*) ha minimizzato in merito al dolore alla schiena che nelle prove del sabato quasi lo aveva impossibilitato a fare le prove di qualifica (da notare che a Singapore di questi tempi il caldo e l’umidità fanno si che dentro un abitacolo di Formula 1 si giunga ad avere una temperatura corporea anche di 50 gradi!); inoltre ha minimizzato le dinamiche di un suo sorpasso ai danni di Button che tutti hanno evidenziato come una super manovra.

Kimi, come la maggior parte dei piloti di Formula 1, ha un ego spropositato (altrimenti non sarebbe lì) ma é proprio questo che rende ancora più interessanti e mature le sue considerazioni. Quanti piloti al top non appena possono trovano uno spunto per lamentarsi o giustificarsi assicurandosi altresì  di sottolineare in pompa magna qualsiasi minimo risultato che raggiungono?

Vuoi vedere che Kimi ‘Ice Man’ (il soprannome di cui va fiero e che sottolinea la sua freddezza e scarsa propensione verso il comunicare) ci sta dando una lezione a tutti (senza volerlo e senza secondi fini, perché chi lo conosce da vicino afferma che ‘Se lo informano che casca il mondo fra 5 minuti lui replica serenamente “Ok mi sposto un po’ più in là” ‘). Riuscirà questo suo atteggiamento a portare un po’ di aria fresca nella ultra politicizzata e noiosa Scuderia Ferrari di oggi?

Meditiamo sul significato concettuale e pratico del rapportare tutto questo alla vita di tutti i giorni…

(*) intervista tratta dal sito web di AUTOSPORT 22.9.13