Gestione efficace aziendale; una questione di talenti. Integrarli consapevolmente per crescere…

Sto leggendo un interessantissimo libro che Derek Daly (ex pilota di Formula 1 negli anni ’80) ha scritto sul tema dello sviluppo carriera di pilota professionista. Da parecchio tempo approfondisco e curo professionalmente aspetti di identificazione, cura e sviluppo del talento ed è stato interessantissimo riscontrare, nel concreto, che tutto il contesto di sviluppo e gestione di un pilota rispecchia moderne tecniche di management.

I talenti approfonditi da Derek Daly nel suo libro...
I talenti approfonditi da Derek Daly nel suo libro…

Chi, come me, frequenta il mondo del Motorsport e ha modo di parlarne con imprenditori, manager, tecnici e piloti che ne fanno parte, a volte riscontra ciò che alcuni di essi (quelli più aperti a contesti fuori dall’ambiente) affermano: il livello di gestione manageriale nel Motorsport continua ad essere relativamente limitato (escludiamo pure la Formula 1 che ormai fa parte più di interessi economici e di intrattenimento che di Motorsport in se). Daly propone una piramide di sette passi allo sviluppo efficace della carriera di un giovane talento (e vedremo se la ricetta funzionerà in concreto per suo figlio Conor); piramide che, letta da un punto di vista manageriale più ampio, appare piuttosto banale e scontata in se.

Al tempo stesso é il modo specifico che Daly utilizza per classificare il talento di un pilota e tutto ciò che ne consegue (da un punto di vista di caratteristiche di guida, comunicazione tecnica e integrazione organizzativa con il team, espressione efficace ed efficiente del potenziale presente nella persona) che genera delle riflessioni interessanti anche per contesti che vanno oltre il Motorsport.

 

C’è talento e talento…

Daly distingue il talento in ‘istintivo’ e ‘tecnico’.

Quello istintivo caratterizza i piloti che sono abituati ad andare forte con qualsiasi mezzo abbiano a disposizione, o meglio, portano quel mezzo al massimo (e oltre…) così com’è; riescono a farlo sopperendo alle carenze del mezzo con il proprio talento e magari nemmeno se ne rendono conto. Queste persone hanno la caratteristica di essere piloti velocissimi, un talento innato per il controllo dell’auto da corsa in situazioni al limite delle leggi della fisica, al tempo stesso spesso non sono capaci di articolare al meglio tutto il contesto di miglioramento tecnico e progresso sia del mezzo che quello proprio. Spesso questo tipo di talento é associato ad un grado di emotività relativamente elevato che si esalta nel senso di spettacolarità di guida e di passione che si crea con i fan. James Hunt può essere considerato un esempio di questa tipologia di talento.

Quello tecnico caratterizza piloti che, seppur velocissimi, hanno come riferimento naturale la messa a punto metodica del mezzo acquisendo consapevolezza su cosa vada concretamente migliorato e perché, riuscendo altresì ad interagire in merito a tutto questo in modo puntuale e costruttivo con il team. Tendono ad essere ottimi collaudatori e il concentrarsi su un progressivo miglioramento non riguarda solo il mezzo meccanico ma anche se stessi e la propria carriera. Niki Lauda può essere considerato un esempio di questa tipologia di talento.

 

Nelle nostre aziende abbiamo bisogno sia dei James Hunt che dei Niki Lauda, a patto che…

A mio parere sia i James Hunt che i Niki Lauda sono indispensabili per il Motorsport; la cosa essenziale consiste nell’essere consapevoli che per vincere dobbiamo creare una squadra in cui queste diverse tipologie di talento si integrino e si stimolino a vicenda. Per questo è essenziale l’azione di un management di spessore professionale ed esperienza.

Tutto questo vale anche riguardo a contesti aziendali caratterizzati da un sempre più alto grado di cambiamento e incertezza: le aziende hanno bisogno di talenti istintivi per affrontare con sicurezza le più complesse difficoltà, al tempo stesso hanno anche bisogno di talenti tecnici per creare in modo dinamico un vero e proprio sistema di sviluppo basato su una struttura predefinita che venga consapevolmente adattata alle varie circostanze. In altre parole, generalizzando: il talento istintivo porta la forza e l’energia, il talento tecnico porta lo spirito guida progettuale.

 

… si sappiano gestire con consapevolezza

Sono necessarie idee chiare, esperienza e… carattere… per selezionare, integrare e gestire al meglio questi tipi diversi di talento, entrambi indispensabili per raggiungere gli obiettivi aziendali in modo efficace ed efficiente all’interno di contesti in continuo cambiamento.

A questo punto, alcune domande da porsi:

1) siamo consapevoli delle tipologie di talento che abbiamo in azienda? in quali ruoli?

2) di quale tipo di talento avremmo bisogno per integrare l’altro? in quali ruoli?

3) abbiamo le idee chiare, l’esperienza e il carattere per gestire questa integrazione?

Meditiamo, selezioniamo e agiamo… Approfondiamo insieme!