Passione, Progettualità, Immagine: pratiche quotidiane nell’imprenditoria d’oltremare…

Vivendo un’epoca di forti cambiamenti ed essendo spinto per istinto e per lavoro a trovare soluzioni concrete ed originali a problemi organizzativi vecchi e nuovi, apprezzo moltissimo l’opportunità di viaggiare e confrontarmi (soprattutto ascoltando) con i protagonisti (imprenditori, operai, manager, impiegati) di varie realtà aziendali preferibilmente situate in contesti territoriali sociali e culturali diversi.
Apprezzo questo perché sono dell’opinione che oggi le soluzioni ai problemi organizzativi e di gestione aziendale si sviluppano dal rapportare analizzare e comparare pratiche quotidiane in settori economici diversi soggetti a variegati contesti logistici e culturali. Sono anche dell’opinione che dette soluzioni nascono da un giusto mix di teoria e pratica: è necessario utilizzare modelli teorici per avere un senso di prospettiva più ampio e completo sulle situazioni, al tempo stesso è fondamentale utilizzare gli strumenti della pratica per formulare soluzioni concretamente implementabili nello specifico contesto aziendale.

Passione, Progettualità, Immagine
Passione, Progettualità, Immagine

Incontri ricchi di energia, simpatia e vitalità…

Recentemente ho fatto un viaggio oltremare e, grazie all’aiuto di alcuni amici, ho avuto l’opportunità di incontrare vari imprenditori che operano nel medesimo contesto territoriale gestendo attività di varia grandezza e complessità (dalla piccola alla medio-grande azienda) in settori legati sia alla produzione che ai servizi. Sono stati incontri molto cordiali, ricchi di energia, simpatia e vitalità. Ho ascoltato attentamente racconti appassionati (e appassionanti) di organizzazioni divenute rilevanti realtà economiche partendo dal niente e operando all’interno di un contesto sociale ed economico molto difficile.
Da questi incontri ho raccolto parecchi “appunti mentali” dai quali sono emerse, dopo un breve lavoro di analisi e comparazione, una serie di considerazioni che reputo rilevanti e significative per qualsiasi imprenditore o qualsiasi azienda operante nell’attuale contesto economico sempre più complesso e globale.
Queste aziende, che sottolineo, operano in un contesto sociale e territoriale difficile e complesso in cui sono presenti barriere allo sviluppo che vanno ben oltre quelle di qualsiasi tipica attività economica, hanno avuto e stanno avendo successo (in termini di crescita ed impatto economico sulla comunità) utilizzando metodi di gestione che fanno perno su tre valori chiave: Passione, Progettualità e Immagine.
Tre valori su cui fa perno la gestione aziendale…
Questi sono valori che magari possono non essere evidenziati espressamente ma che si percepiscono nella sostanza interagendo con gli imprenditori, si “respirano” nell’aria delle varie aziende e si colgono negli occhi e gesti dei vari collaboratori. Di seguito alcune annotazioni che caratterizzano ciascuno di questi valori; sono annotazioni che sintetizzano i tratti salienti dei vari incontri che ho avuto e sono annotazioni che, a mio parere, vanno a costituire un’utile “cartina al tornasole” agli ingredienti di un successo aziendale.

PASSIONE

  • passione istintiva o ereditata ma totalmente coinvolgente e soprattutto basata sull’umiltà di conoscere nel dettaglio il proprio lavoro partendo, per esperienza diretta, dai lavori più umili;
  • passione che si manifesta nell’istintiva cura per la qualità del prodotto o servizio. E’ evidente un forte senso di identificazione presente fra la persona e il proprio prodotto/servizio; un senso di identificazione che induce ad una dedizione straordinaria (lunghissime ore di lavoro) a ciò che si fa;
  • passione che poiché viene “dal basso”, dalle radici più umili del mestiere, alimenta un senso di continuo apprendimento: non si smette mai di imparare e di migliorarsi, bisogna sempre guardare agli standard più quotati di settore;
  • passione contagiosa che si diffonde dall’imprenditore ai suoi collaboratori contagiando anche clienti, fornitori e la comunità locale che nota e ammira (a volte con invidia, ma soprattutto con ammirazione) la progettualità e la crescita dell’organizzazione.

PROGETTUALITA’

  • progettualità che si manifesta innanzi tutto con un senso di visione per il futuro volta a trasmettere le radici di volontà, intelligenza e sacrificio del passato nei contesti spesso più complessi ed intricati del presente e del futuro;
  • progettualità nell’intuito, nella volontà e capacità di sapere cambiare rotta (introdurre nuovi prodotti/servizi che affiancano/sostituiscono i vecchi) nel momento più opportuno rispetto alle dinamiche di mercato;
  • progettualità nell’essere originali e creativi con obiettivi precisi sapendo osare per cogliere al volo opportunità che magari altri non riconoscono come tali;
  • progettualità nell’alimentare continuamente la crescita aziendale reinvestendo gli utili prodotti allo scopo di assicurare l’esistenza dell’azienda e la sua redditività anche a lungo termine: ad esempio, in vari casi ho avuto la netta sensazione che il senso di soddisfazione personale dell’imprenditore non deriva dall’ultimo modello di auto che guida ma dal vedere l’azienda crescere e notare che anche i propri collaboratori possono permettersi un’auto migliore;
  • progettualità nel monitorare le tecniche di lavoro che funzionano presso altre aziende del settore e saperle comprenderle e assorbire per poi rielaborarle in modo originale e più consono alle caratteristiche della propria azienda.

IMMAGINE

  • più il contesto sociale e territoriale è difficile e complesso, maggiore è l’importanza della cura della propria immagine nei confronti di collaboratori, clienti, fornitori e della comunità locale in genere. Tutto questo serve a creare un senso di credibilità, fiducia e positività nei confronti dell’azienda stessa;
  • curare l’immagine nei confronti dei collaboratori significa creare le condizioni per far emergere in loro uno spontaneo senso di orgoglio per il lavoro che fanno e per il gruppo a cui appartengono; significa anche vedere ciascun collaboratore non come un numero o un costo ma bensì come una persona che vive particolari momenti della sua vita, momenti in cui un supporto morale, un consiglio, o a volte un sostegno di natura economica (nel limite del possibile) possono avere un’importanza notevole;
  • curare l’immagine nei confronti della clientela significa fare i giusti investimenti in marketing e comunicazione tenendo sempre ben presente di non fare il classico “passo più lungo della gamba” ma al tempo stesso facendo leva su idee originali che caratterizzano le radici della propria identità aziendale; significa anche curare ogni singolo dettaglio in qualsiasi occasione di rapporto con la clientela e saper stimolare un feedback concreto e spontaneo allo scopo di continuare a migliorare ciò che si fa nelle percezioni del cliente;
  • curare l’immagine nei confronti dei fornitori significa saperli selezionare e, una volta selezionati, saper risolvere assieme problemi e raggiungere compromessi nel rispetto delle reciproche attività economiche che devono realizzare un profitto allo scopo di continuare ad esistere;
  • curare l’immagine nei confronti della comunità locale significa trasmettere nelle parole e nei fatti un’immagine positiva di concreta progettualità e focalizzata su una crescita che non va solo a beneficio dell’imprenditore ma di tutta la comunità in senso lato; significa anche impegnarsi fattivamente nella promozione di attività ed eventi che di significato storico e culturale per la comunità stessa;
  • ma soprattutto curare l’immagine sia verso l’interno (collaboratori) che verso l’esterno (clienti, fornitori, comunità) significa assicurarsi che quanto si trasmette e diffonde all’esterno rispetti la realtà dei fatti interna e viceversa; in altre parole l’immagine si cura più nei fatti che nelle parole o negli slogan.

Tutti questi non sono assolutamente concetti difficili da comprendere o apprezzare, i libri dei grandi guru del management tendono ad esserne pieni, spesso però sembrano parole vuote, idealistiche, campate in aria… ben diverso è osservare tutto questo in azione e dal vivo…

 

A proposito…

A proposito, l’oltremare a cui mi riferisco non è oltreoceano… ma è molto più vicino a tutti noi: sto parlando della Sicilia Orientale…

(NOTA: ho scritto questo articolo nel lontano 2006; a distanza di quasi 8 anni (e nonostante gli effetti devastanti della crisi in vari contesti economici), sottoscrivo di nuovo tutti gli aspetti di positivi progettualità dell’area (oggi legati anche a interessantissime start-up soprattutto nella zona di Catania) ). Meditiamo sul tutto e soprattutto agiamo rendendoci conto che migliorare é possibile!… sempre e comunque!